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DIDATTICA
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DOVE E QUANTI ERANO I CAMPI?
I campi nazisti erano divisi in diverse categorie e secondo uno schema gerarchico: (segue dopo immagine)
Avevano una funzione logistica; i prigiornieri venivano ammassati in questi campi in attesa di essere deportati nei campi di sterminio.
Costruiti esclusivamente per portare a termine lo sterminio di massa e soprattutto "la soluzione finale". I principali campi erano Auschwitz (1.500.000 vittime), Treblinka (900.000 vittime), Belzec ( 400.000 vittime), Sobibor (170.000 vittime), Chelmno (150.000 vittime).
Molti campi erano non solo di sterminio, ma anche di concentramento e di lavoro.
Campi dedicati alla detenzione dei civili, considerati un pericolo per il Reich, al lavoro forzato e all'eliminazione di piccoli gruppi di prigionieri. I nazisti crearono centinaia di questi campi, i cui principali erano 20; tuttavia considerando i campi e i sottocampi si arriva a svariate migliaia. Il primo e uno dei più famosi fu proprio Dachau, in cui persero la vita 41.500 vite, e ne transitarono 200.000 (secondo il Museo di Dachau). Un grande numero fu assassinato anche a Lublin-Majdanek (100.000 vittime), e Bergen-Belsen (50.000 vittime, tra cui Anna Frank).
I prigionieri venivavno sottoposti a lavori usuranti e pesanti; tutto il lavoro veniva trasformato, dai nazisiti, in guadagno economico. Uno dei più famosi è quello di Monowitz (nel quale fu deportato Primo Levi, in cui sarà ambietato Se questo è un uomo).
Erano dedicati ai prigionieri di guerra. In Italia, e probabilmente uno con il maggior numero di vittime per questo tipo di campo (20.000), il più tristemente noto era quello di Sparanise.